L'arrivo del ciclo mestruale quando si inizia a cercare un figlio puo' diventare un momento molto delicato perche' e' il segnale piu' tangibile del mancato concepimento. Io stata fortunata, devo dire, perche' entrambe le volte dopo un paio di mesi di prove beh...Il ciclo non e' arrivato. Ho dovuto pero' confrontarmi con due spontanei, uno dei quali ritenuto. Il primo ho poi scoperto che viene chiamato "gravidanza biochimica" perche' succede poco dopo il test positivo. Due linee, una sottile ma c'era. Quanta gioia. Posso ancora sentire il cuore battere forte quasi in preda all'incredulita' che faceva spazio all'emozione e l'amore. E poi la freddezza di questa parola: "biochimica". Non e' certo il termine giusto per spiegare quello che ho provato. Nonostante io mi sia sforzata molto non riesco a pensare che, come ha detto la Dottoressa, le perdite durate tutta la notte e altri 9 giorni erano in pratica "un normale ciclo". Mi ha anche spiegato che se non avessi fatto il test ..cosi' presto ..Non lo avrei nemmeno saputo di essere incinta! Gia', senza test positivo non avrei provato tutto quel dolore fisico ed emotivo...Non avrei detto in lacrime al mio compagno "non c'e' piu', l'abbiamo perso non c'e' piu'" guardando in giu' il bidet che si tingeva di rosso. Era mio figlio. E' cosi' e nulla di quello che viene detto da medici, amici, parenti cambiera' mai le cose. E allora oggi dopo gli aborti per me il ciclo "non e' piu' come prima". E non parlo della tensione inconfondibile al basso vetre, il flusso abbondante, l'umore malinconico ma del fatto che riportano la mente all'accaduto. Alle perdite dopo le pastiglie prese in ospedale dopo l'aborto spontaneo ritenuto la seconda volta. Sapevo gia' che non c'era niente da fare ma la freddezza di quella camera spoglia e quel bagno, con i pannoloni poggiati sul termosifone. L'infermiere che vedendo le mie lacrime mentre dicevo che le perdite erano iniziate non e' stato capace di dire nemmeno una parola di conforto... Ecco, dopo, la percezione che ho del mio ciclo mestruale non e' piu' la stessa.
Provo a concentrarmi sul fatto che, tutto sommato, sia positivo che il mio corpo abbia ripreso le sue "funzioni" e l'ovulazione sia puntuale, regolare. So bene che non sempre e non per tutte e' cosi'. Allora mi ripeto di esser grata e cerco di trovare la forza dentro di me per non pensare al fatto che ogni mese quel rosso mi ricorda che non sono incinta ma, soprattutto, che i miei bambini non sono qui.