"La perdita di un bambino è un'esperienza devastante che può scuotere le fondamenta stesse della nostra esistenza. Nella cornice delicata del lutto perinatale, la rabbia emerge come un'onda inarrestabile, travolgente e spesso misconosciuta."
Retaggi culturali, superficialità, poca conoscenza e paura portano però spesso la nostra Società a non riconoscere la morte perinatale come una morte vera e propria.
Francesca Primitivo ci racconta il suo modo di accompagnare le donne che vivono o hanno vissuto esperienze difficili o diverse di maternità.
Il dolore, il senso di solitudine e impotenza, le domande che ci poniamo vanno il più possibile ascoltati, vissuti ed elaborati con i nostri tempi e modi per non ritrovarci schiacciati da un blocco emozionale che sembra senza via di uscita.
Studi scientifici hanno rilevato che le donne che subiscono un aborto spontaneo possono presentare un forte stress mentale ed emotivo ed incorrere a disturbi dell’umore in maniera più elevata.
Emanuela Zapetti, accompagnatrice del lutto perinatale ha scritto per noi alcune righe in merito al percorso di accompagnamento che propone alle Famiglie che hanno perso il loro bambino, in qualsiasi epoca gestazionale o intorno alla nascita.
"...È qui che i genitori che hanno vissuto un aborto possono eseguire dei semplici riti di commemorazione; si inchinano profondamente, osservando un rispettoso silenzio, accendono qualche candela e recitano brevi preghiere. Questi rituali sono legati all’elaborazione del lutto e alla commemorazione dei defunti."
"Ho fatto cose che mai avrei pensato di poter fare.
Ho aperto le porte al Dolore e ho imparato cosí tanto che non sono più la stessa persona. Non potrei più esserlo. Ne avevo la necessità ma non avevo voglia di farlo. Non è semplice, è rivoluzionario. È necessario aspettare, non avere fretta. Richiede pazienza e grazia." Marta Malacrida