Questo volume, in parte autobiografico, è indicato per le famiglie in lutto perinatale e per tutte le persone desiderose di comprendere meglio questa intensa esperienza. Può fungere da piccolo manuale di primo soccorso emotivo e di auto aiuto.
Pensando a te – Il nostro diario dei ricordi, Erika Zerbini
Un diario dei ricordi dedicato alle famiglie che non possono più stringere fra le braccia i loro piccoli, ma che possono ancora narrare la meravigliosa storia d’amore condivisa con loro. Un diario pensato affinché i ricordi non sbiadiscano nel tempo e possano essere custoditi in un luogo sicuro, permettendo così ai familiari di lasciare andare il timore di dimenticare. PENSANDO A TE è un diario dei ricordi realizzato da Erika Zerbini come possibile strumento utile ad attraversare il lutto perinatale impiegando la scrittura espressiva.
L'oro si aspetta, ricostruire dopo un lutto perinatale, Marta Micozzi
Ascoltando il silenzio: Riflessioni, pensieri e parole Sul lutto prenatale e perinatale, Giulia Schena
Questo libro si rivolge ai professionisti, che per diversi motivi possono venire a contatto con la perdita in gravidanza; si rivolge ai genitori che hanno perso un figlio, dando loro voce e facendoli sentire più accolti e meno soli; e si rivolge a tutti gli altri, affinché possa nascere una comprensione, una cultura e un ascolto alla sofferenza della perdita perinatale. Ho ascoltato il silenzio che aleggiava intorno al lutto prenatale e perinatale, e ho cercato di riempirlo di riflessioni, di pensieri e di parole.
La Fabbrica dei Ricordi, Volume 1 e 2 a cura si Ambra Reggiani
La "Fabbrica dei Ricordi" è uno scrigno dorato che contiene al suo interno un prezioso tesoro: In questo libro sono custodite 51 storie che raccontano il dolore; il senso di impotenza e la forza di questi genitori che sono stati colpiti da un lutto perinatale. Utilizzando con spontaneità e tanto coraggio la scrittura espressiva queste coppie si sono permesse di prendersi cura dei loro pensieri e delle loro emozioni. Hanno rotto il silenzio e parlando in prima persona di personali storie d'amore illimitate hanno dato voce ad un pesante tabù che è ancora troppo presente nello stigma culturale e sociale del nostro Paese: per la maggior parte delle persone è ancora impensabile e razionalmente inaccettabile che un bambino non ancora nato possa morire. Questi bambini però sono i nostri figli e noi i loro genitori. Per sempre.